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Decreto Lavoro: quali misure per le imprese

Marcello Zulli Orizzonte Lavoro Leave a Comment

Vediamo insieme le più significative misure introdotte per le imprese dal Decreto Lavoro, convertito in legge a luglio 2023

Il Decreto Lavoro, varato a maggio 2023 e convertito in legge a luglio, ha introdotto una serie di misure di inclusione in termini sociali e di lavoro, ma anche una serie di azioni in favore delle aziende italiane: oggi, grazie all’informativa pubblicata sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, andiamo a vedere in maniera trasversale quelle più significative, già attive da due mesi.

Semplificazione delle informazioni sulle condizioni di lavoro dovute da datore di lavoro al momento dell’assunzione

È consentito il rinvio alla normativa di riferimento e alla contrattazione collettiva applicata per gran parte delle informazioni che non risentono delle specificità del singolo rapporto di lavoro (art. 26).

Semplificazione dell’utilizzo dei contratti a termine

Razionalizzazione delle causali necessarie per la stipula di contratti fra i dodici ed i ventiquattro mesi e per la proroga o il rinnovo dei contratti che estendono la durata oltre i 12 mesi (art. 24).

Incentivazione dell’utilizzo dei contratti di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato

Esclusi dai limiti quantitativi i lavoratori somministrati assunti con contratto di apprendistato ed esente da limiti quantitativi la somministrazione a tempo indeterminato di lavoratori in “ex” mobilità, di soggetti disoccupati che godono da almeno sei mesi di trattamenti di disoccupazione non agricola o di ammortizzatori sociali e di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati (art. 24).

Proroga al 2024 dei contratti di espansione

In riferimento ai contratti di espansione sottoscritti da aziende e da gruppi con più di 1.000 lavoratori, laddove gli esodi non siano esauriti, potranno essere perfezionati entro 12 mesi dal termine originario dell’accordo, in sede ministeriale, i contratti di espansione, al fine di incentivare la staffetta generazionale.

Prepensionamento di giornalisti

Pensionamento anticipato per giornalisti dipendenti da imprese del settore dell’editoria, con autorizzazione di una spesa di euro 1,2 milioni per l’anno 2023, di euro 4 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2027 e di euro 2,8 milioni per l’anno 2028 (art. 25 bis).

Stralcio dei debiti contributivi 

In riferimento ai debiti contributivi dei soggetti iscritti alle gestioni artigiani e commercianti, lavoratori autonomi agricoli, committenti e professionisti iscritti alla gestione separata dell’INPS, per i quali sono stati annullati i debiti contributivi delle cartelle esattoriali fino a euro 1.000 (art. 23 bis).

Incentivi per l’occupazione

Focus sull’assunzione di percettori di Assegno di Inclusione (art. 10), sull’occupazione giovanile, per la quale, in particolare, sono previsti incentivi per (a) under 30, b) neet, c) giovani registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani (art. 27) e sul per il lavoro dei disabili (art. 28).

Incentivazione dell’uso delle Prestazioni Occasionali del settore turistico e termale

Il limite per ciascun utilizzatore (considerando tutti i collaboratori) sale, in questo caso, da 10mila a 15mila euro annui e possono essere utilizzate da datori di lavoro (utilizzatori) che impieghino fino a 25 lavoratori subordinati a tempo indeterminato (e non 10 come per gli altri settori) (art. 37).

Incremento del Fondo nuovo competenze

Possibile grazie a fondi nazionali (Programma nazionale giovani, donne e lavoro) e comunitari (FSE+ e POC SPAO), per finanziare accordi sindacali sottoscritti a decorrere dal 2023 e per favorire l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori in relazione alla transizione digitale ed ecologica (art. 19).

Esonero parziale dei contributi a carico dei lavoratori

Riduzione dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori subordinati che guadagnano fino a 35.000 euro lordi annui, fissata a 6 punti percentuali (mentre la legge di bilancio 2023 prevede il 2%) per i periodi di paga da luglio a dicembre 2023, senza incidenza sul rateo di tredicesima. Resta applicabile l’ulteriore punto di riduzione per chi guadagna fino a 25mila euro (che passa quindi al 7% da luglio a dicembre 2023) (art. 39).

Detassazione del lavoro straordinario e notturno svolto nei festivi per il settore turismo e termali

Valido per il periodo dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023, per i lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2022, a euro 40.000, quale trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario svolto nei giorni festivi (art. 39 bis);

Detassazione delle misure di welfare

Innalzamento sino ad euro 3.000 (salendo rispetto agli attuali 258,23 euro annui) della soglia dei fringe benefits per i soli lavoratori dipendenti con figli a carico e limitatamente al 2023. Tale soglia di esenzione per lavoratori genitori potrà essere usata anche per il rimborso di utenze domestiche di acqua, elettricità e gas naturale (art. 40).

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