L’economia italiana è appesa ad un filo: in arrivo nelle prossime settimane i provvedimento del decreto “Cura Italia”
Una vera e propria corsa contro il tempo: viene definito così da Il Sole 24 Ore l’arcipelago di misure da attuare per arrivare al pieno compimento del decreto “Cura Italia”. Il testo è stato approvato dal governo ed è entrato in vigore lo scorso 17 marzo. Si attendono però ben 30 provvedimenti ulteriori necessari per rendere pienamente operative le norme a sostegno dell’economia e della sanità.
Tra le prime misure attuative che andranno varate, infatti, come sottolineato nell’articolo di Andrea Marini e Marta Paris, ci sono uno o più decreti del Ministero del Lavoro per rendere operativo il Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dalla crisi della pandemia, provvedimento che dovrà arrivare entro il 16 aprile. Un Dm Lavoro dovrà trasferire 80 milioni di euro per il 2020 ai Fondi di solidarietà bilaterali alternativi, per far sì che venga garantita l’integrazione salariale ai lavoratori. Sempre il Lavoro dovrà inoltre ripartire tra le Regioni i 3,3 miliardi necessari alla cassa integrazione in deroga per i lavoratori non coperti da analoghe misure. Le Regioni, a loro volta, con propri decreti dovranno attribuire le risorse ai beneficiari. L’lnps dovrà poi stabilire le modalità tecnico-operative per accedere con canale telematico al bonus baby sitter da parte dei lavoratori della sanità. Spetterà al Ministero dell’Economia invece stabilire le modalità per il rilascio della garanzia dello Stato per le imprese che non possono accedere al Fondo di Garanzia per la Pmi. Mentre il Ministero degli Esteri dovrà provvedere alla ripartizione del fondo per il made in Italy. Entro il 16 aprile lo Sviluppo Economico dovrà stabilire le regole per il credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro. Stessa cosa dovrà fare il Viminale per gli uffici degli Enti locali. Mentre il Miur per velocizzare l’abilitazione dei medici dovrà provvedere a modificare I’ordinamento didattico.
Un calderone in piena ebollizione, dunque, quello relativo ai provvedimenti da varare per combattere l’emergenza Covid-19 e sostenere l’economia italiana. Le prossime settimane saranno decisive su due fronti: il primo, fondamentale, è quello relativo al numero dei contagi, dei decessi e delle guarigioni; l’altro, altrettanto importante, è quello legato all’economia del Paese, messa in ginocchio dal Coronavirus e mai così bisognosa della mano dello Stato per rialzare la testa.