Congedi genitoriali e di salute: le istruzioni per lavoratori autonomi e partite Iva

Sono state inserite in rete le regole per il pagamento delle indennità di genitorialità, congedi parentali e malattie per lavoratori autonomi e liberi professionisti nelle gestioni dell’INPS.

Essendo professionisti delle gestioni INPS, questi lavoratori non potrebbero fruire delle indennità elencate sopra, poiché proprio queste indennità si finanziano con i contributi che, di fatto, loro non versano.

Attraverso un’apposita dichiarazione da parte del beneficiario dell’esonero che richiede le prestazioni è però possibile accedervi.

Andiamo per ordine: partiamo dalle indennità genitoriali.
In questi casi, quindi maternità, paternità e congedo parentale, se il richiedente delle prestazioni (iscritti alle Gestioni speciali autonome degli artigiani ed esercenti attività commerciali e per gli iscritti alla Gestione speciale autonoma dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri) ha diritto ed ha presentato domanda di esonero, in attesa della conclusione dell’istruttoria, le strutture territoriali possono procedere alla liquidazione delle  indennità, salvo poi effettuare un successivo controllo ai fini del riconoscimento definitivo dell’accredito contributivo.
E’ necessario, per il riconoscimento del contributo, produrre una dichiarazione di responsabilità nella quale si attesti di avere chiesto l’esonero contributivo ai sensi della normativa vigente e della circolare n. 124/2021 e del messaggio n. 2909/2021.

Stesso discorso per le indennità da malattia.
In caso di malattia o degenza ospedaliera, infatti, di norma il diritto di indennità è condizionato al versamento nell’anno precedente di una mensilità di contribuzione comprensiva dell’aliquota aggiuntiva dello 0,72%, ragion per cui il richiedente dovrà produrre la medesima dichiarazione di responsabilità.