Esoneri contributivi e agevolazioni, vediamo insieme cosa è cambiato nel 2023 per le assunzioni di lavoratori con un età maggiore di 50 anni
A partire dall’inizio di quest’anno, per i datori di lavoro sono a disposizione due tipologie di sgravi per le assunzioni di lavoratori con un’età superiore ai 50 anni:
- sgravi Legge Fornero
- sgravi assunzioni donne “over 50”
Di cosa si tratta? Vediamolo insieme…
Nella sostanza parliamo di due specifiche agevolazioni che riguardano la categoria degli “over 50” che viene considerata svantaggiata per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro rispetto ai più giovani.
La prima agevolazione, contenuta nella Legge Fornero, si riferisce a uomini e donne con più di 50 anni: nella stessa viene stabilito che il datore di lavoro ha diritto ad una riduzione del 50% dei contributi nei casi di assunzioni di ultracinquantenni, a patto che però gli stessi siano senza occupazione da almeno un anno.
Qual è la durata dello sgravio?
La durata dell’agevolazione varia in base alla lunghezza del contratto che si va a stipulare, in questo caso, con il lavoratore o la lavoratrice ultracinquantenne:
- un anno, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato;
- un anno e mezzo, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato;
- un anno e mezzo totale, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato trasformato in contratto a tempo indeterminato.
Per richiedere lo sgravio, il datore di lavoro deve fare domanda sul portale INPS cliccando qui.
Nel secondo caso, quindi per quanto concerne gli sgravi per assunzioni di donne “over 50”, si fa riferimento alla Legge di Bilancio 2021; questa particolare misura è stata prorogata fino alla fine del 2023.
In sostanza i datori di lavoro che assumono o hanno assunto (nel 2021 e nel 2022) donne ultracinquantenni disoccupate da almeno un anno, hanno diritto all’esonero contributivo del 100% nel limite massimo di importo pari a 6.000 Euro annui.
Ad essere inclusi nell’agevolazione sono invece i seguenti tipi di contratto:
- contratti a tempo determinato;
- contratti a tempo indeterminato;
- trasformazioni a contratti a tempo indeterminato di un precedente rapporto di lavoro agevolato.
Sono inclusi nell’agevolazione anche i contratti part-time e in somministrazione, mentre restano esclusi dallo sgravio i rapporti di lavoro intermittente, occasionale, domestico e i contratti di apprendistato.
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