Assunzioni agevolate: cosa prevede la legge di bilancio?

Marcello Zulli Orizzonte Lavoro Leave a Comment

Decontribuzione fino a 8mila euro per le assunzioni 2023 di percettori di Reddito di Cittadinanza, giovani fino a 36 anni e donne svantaggiate: vediamo nello specifico di cosa si tratta…

Con la Legge di Bilancio 2023 è stata incrementata la norma sulle assunzioni agevolate, portando a 8.000 euro il limite massimo di esonero contributivo: un provvedimento che tocca tutte le possibili assunzioni agevolate previste per il 2023, dalle proroghe per i giovani e per le donne, fino ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Il testo finale della Manovra conferma le decontribuzioni per i datori di lavoro già contenute nel ddl di novembre, con un ulteriore potenziamento quindi del tetto di esonero. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta…

Partiamo dai percettori di Reddito di Cittadinanza: una novità applicabile esclusivamente alle assunzioni effettuate nel corso del nuovo anno. Per avere accesso allo sgravio, il contratto di assunzione di un percettore di Rdc deve essere a tempo indeterminato (incluse anche le trasformazioni di eventuali contratti a termine). Questo beneficio, che consiste in un esonero contributivo al 100% per 12 mesi, nel limite massimo di 8mila euro su base annua, non riguarda però i rapporti di lavoro domestico.

Occorre precisare che non è possibile cumulare questa agevolazione con quella già prevista dal dl 4/2019 per le assunzioni di percettori del Reddito di Cittadinanza. Spetta dunque al datore di lavoro la decisione su quale dei due benefici applicare.

Sempre in merito al Rdc, sottolineiamo come la manovra 2023 vada a tagliarlo a sette mesi, per poi eliminarlo definitivamente a partire dal 2024.

Quanto ai giovani e alle donne, il provvedimento si divide su due filoni:

  1. Decontribuzione giovani: è la misura che si applica alle assunzioni a tempo indeterminato, e per le trasformazioni dei contratti a termine in tempo indeterminato, per un periodo massimo di 36 mesi (tre anni); l’esonero contributivo è pari al 100%, tenendo sempre presente il tetto di 8.000 euro per ciascun contratto. In alcune Regioni del Centro e del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) la decontribuzione è applicabile per quattro anni, e fa riferimento sempre alle assunzioni effettuate nel corso del 2023.
  2. Decontribuzione donne: in questo caso a essere coinvolte sono le donne disoccupate e si parla sempre di un esonero contributivo al 100% con il tetto degli 8.000 euro.
    La lavoratrice in oggetto deve: avere almeno 50 anni di età e deve risultare in stato di disoccupazione da oltre un anno; avere qualsiasi età ma essere residente in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea e priva di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; avere qualsiasi età a patto che svolga professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e che sia priva di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; avere qualsiasi età e residente ovunque a patto che sia priva di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. Le misure legate all’assunzione di donne disoccupate sono alternative l’una all’altra e, di conseguenza, non cumulabili.

Per maggiori informazioni riguardanti queste misure, oppure per scoprire tutti i servizi offerti dal Team Legacy, visita il nostro sito web cliccando qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *