Vaccini e lavoro: scatta il countdown, solo pochi giorni per adeguarsi

Marcello Zulli Orizzonte Lavoro Leave a Comment

Corsa ai vaccini per adeguarsi alle nuove norme in vigore da metà ottobre per tutti i lavoratori

Ne avevamo parlato lo scorso luglio in questo articolo, ora l’ipotesi paventata ai tempi solo da Confindustria sta per diventare di fatto realtà: da metà ottobre scatterà l’obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori di tutti i settori.

Le polemiche non mancano chiaramente, ma visto il possente numero di lavoratori (oltre 4 milioni) che non ha ancora deciso di vaccinarsi, questa si caratterizza di fatto come una stretta necessaria e propedeutica all’innesco di una nuova ondata di contagi da Coronavirus che potrebbe portare risultati ancor più disastrosi a livello trasversale.

Partita dunque la corsa ai vaccini.

Per i lavoratori che decideranno di ottenere il Green Pass attraverso il vaccino la data spartiacque è il 30 settembre.

Il certificato verde è valido infatti 15 giorni dopo la prima dose, questo significa che chi vuole farsi trovare “pronto” con il pass in tasca da metà ottobre ha tempo fino al prossimo 30 settembre.

L’aumento di vaccinazioni c’è stato, seppur ancora non a sufficienza per raggiungere i livelli auspicati.

Il commissario Paolo Figliuolo ha parlato di un aumento del 35% delle vaccinazioni e di una crescita delle prenotazioni dal 20% al 40%. I primi dati che si stanno stabilizzando parlano di oltre 75mila prime dosi – quelle che contano per far crescere la platea degli immunizzati – questo sabato, 18 settembre, contro le 63mila di sabato scorso, 11 settembre.

L’incremento più concreto si è avuto in tre regioni: la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Piemonte hanno registrato un raddoppio delle prenotazioni in un solo giorno.
Il decreto con l’obbligo di Green Pass verrà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, entrando di fatto in vigore a partire da domani. Il provvedimento fa scattare dal 15 ottobre l’obbligo per tutti i lavoratori pubblici e privati, autonomi compresi, di avere in tasca un green pass per entrare in qualsiasi luogo di lavoro.
Il decreto, occorre precisarlo, non si rivolge solo a lavoratori di fabbriche e uffici, ma anche nelle case private: particolare attenzione dunque ad idraulici, elettricisti e professionisti che intervengono per lavori di manutenzione, ed ancor più a colf e badanti, costantemente a stretto contatto con le famiglie.
Chi sceglie di non vaccinarsi ha comunque l’opportunità di ottenere il Green Pass con tamponi frequenti, con una spesa calcolata di circa 250 euro al mese, 3.000 euro l’anno.
Potranno effettuare tamponi gratuiti invece i pazienti considerati “ad alto rischio”, quindi estremamente fragili, per i quali il vaccino è sconsigliato.

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