Decontribuzione se non si licenzia nei settori turismo e commercio

Marcello Zulli Orizzonte Lavoro Leave a Comment

Sgravio contributivo nei settori commercio, turismo e terme se non si licenzia nel corso del 2021

Per tutte le imprese del settore Turismo e Commercio sono previste delle novità introdotte dal Decreto sostegni bis, che prevede la possibilità di poter usufruire di sgravi contributivi in riferimento alle ore di cassa integrazione applicata nel primo trimestre 2021.

Per poter usufruire di queste agevolazioni, però, le imprese non devono effettuare licenziamenti durante tutto l’anno 2021.

Di fatto si applicano le regole sullo stop ai licenziamenti previste dall’articolo 8, commi da 9 a 11, del dl 41/2021 per cui è prevista, per l’appunto, l’impossibilità di effettuare licenziamenti per giustificato motivo oggettivo per tutto l’arco del 2021.

Si tratta di un esonero sul versamento dei contributi previdenziali con l’esclusione dei premi INAIL utilizzabile fino al 31 Dicembre 2021. La decontribuzione è applicabile fino ad una cifra pari al doppio delle ore di cassa integrazione salariale già usufruite nel primo trimestre 2021 riparametrate su base mensile.

È importante tuttavia l’applicazione del blocco dei licenziamenti, perché in caso la violazione della stessa comporta la revoca con effetto retroattivo dei contributi eventualmente già usufruiti, oltre che l’impossibilità di poter richiedere la cassa integrazione COVID.

L’agevolazione è cumulabile con altri esoneri o benefici contributivi ed è finanziata con 770 milioni di euro. Per l’entrata in vigore della misura bisogna però attendere il benestare della commissione europea, mentre il monitoraggio è affidato agli enti previdenziali.

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