Atteso entro questa settimana il provvedimento per le cosiddette procedure rapide per le aziende: due miliardi di euro per la cassa integrazione; cinquecento milioni per il fondo di integrazione salariale
Ci siamo quasi: ancora poche ore di attesa e verrà emanato il decreto per l’iter più veloce e semplificato per l’attivazione degli ammortizzatori sociali per le aziende. Il provvedimento fa parte della serie di azioni messe in atto dallo Stato italiano come sostegno al reddito dei lavoratori impiegati nelle aziende colpite dal violentissimo impatto economico del Coronavirus.
Due miliardi di euro stanziati per la CIG in deroga e mezzo miliardo per il FIS: sono queste le cifre stanziate al momento dallo Stato per queste due tipologie di ammortizzatori sociali ai quali le aziende attualmente scoperte potranno accedere nelle modalità specificate proprio nel decreto ormai prossimo all’uscita.
Ad accedere alla CIG, che con tutta probabilità avrà valore retroattivo datato 23 febbraio e sarà della durata di almeno sessanta giorni, potranno essere anche le microimprese fino a cinque dipendenti. Come sottolineato nelle pagine de Il Sole 24 Ore, inoltre, anche le aziende che hanno il fondo di integrazione salariale potranno usufruire dell’attivazione dell’assegno ordinario tenendo sempre fede alla “causale speciale” prevista dal decreto che verrà a breve emanato.
Uno strumento estremamente elastico dunque, che permetterà anche alle aziende che ricorrono abitualmente alla CIG o che stavano utilizzando la CIG in deroga esaurendone la disponibilità, di ricorrere alla cassa in deroga con le procedure semplificate, attivabili con la massima flessibilità e senza il confronto sindacale.
Dai ristoratori ai gestori di bar, dagli artigiani alle microimprese fino ad arrivare a grandi imprese: il Covid-19 attacca, l’Italia risponde. Fronte unito contro un nemico unico.
Nei prossimi giorni tutte le novità del decreto.