Poco meno di 16.000 euro di compensi per aver accreditato un anno di contributi nei contratti di collaborazione coordinata e continuativa
15.953 euro annui, non meno di 1.329,42 euro al mese: è questo il nuovo tetto minimo stabilito per il 2020 per co.co.co., professionisti senza cassa ed altri lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata per avere diritto all’accreditamento di un intero anno di contributi per la pensione.
Questo è quanto spiegato dall’INPS nella circolare N. 12 emanata nei giorni scorsi nella quale vengono inoltre esplicate le aliquote contributive per l’anno 2019, immutate rispetto all’annualità precedente: 34,23 % per i collaboratori e gli altri soggetti beneficiari di Dis-Coll; 33,72% per i collaboratori e gli altri soggetti non beneficiari di Dis-Coll; 24% per i collaboratori e altri soggetti pensionati o iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; 25,72% per i beneficiari di partita Iva.
Il tetto minimo subisce dunque una piccola modifica in rialzo, passando dai 15.878 euro del 2019, ai, come detto, 15.953 euro del 2020 (per le somme corrisposte dopo il 12 gennaio; le precedenti saranno considerate relative allo scorso anno). Conseguente modifica anche per il massimale di reddito: per il 2020 i contributi si pagano fino ad un reddito pari a 103.055 euro, lieve scostamento rispetto ai 102.543 del 2019.
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